martedì 7 maggio 2013

Intrecci di laboratori nella Città del Quarto Paesaggio

Il laboratorio 'Il contadino-pastore chiude il ciclo' che si è appena concluso (Vibonati, 3-5 maggio '13) è stato un bellissimo momento di incontro, di conoscenze e di scambio di saperi e di emozioni tra tutti i partecipanti. Alcuni provenienti da città lontane, altri dalle terre vicine, nei tre giorni hanno dato il loro significativo contributo alla riuscita dell'attività. 
Generazioni a confronto, punti di vista diversi, conoscenze differenti si sono incontrate dapprima attorno a tavole di sapori 'a chilometro parco', poi a confrontarsi le sere sui video della Città del Parco e dei lavori in corso sulla Città del Quarto Paesaggio. Insieme abbiamo seguito il processo di lavorazione della lana dall'inizio alla fine del suo processo di trasformazione in filato e infine ci siamo immersi in un'altra trasformazione, quella del latte in formaggio e siero.
La natura, le sue materie prime, sono riconosciute dall'abitante semi-stanziale e dal viaggiatore semi-nomade come opportunità di sviluppo resiliente dall'uomo nuovo che riesce a decodificare il nuovo-perenne potenziale dei luoghi, del Cilento Interiore del Quarto Paesaggio. Tutti insieme, chiamandoci in collaborazione reciproca, intrecciamo materie, mani e idee nella rete della Città del Parco...
In tempi in cui si parla sempre più frequentemente di decrescita, auto-produzione e auto-sostentamento, di consumo critico e di filiera corta, senza immaginarci scenari economici e sociali troppo complessi o di troppo elaborata articolazione, a volte basta guardarsi indietro e attorno e, con la consapevolezza critica del 'senno di poi', rileggere e riprendere in chiave moderna pratiche antiche di sostentamento e di economie rurali semplici ma sostanziali, altamente ecologiche. 
E dunque: il 'contadino-pastore' (semi-nomade e/o semi-stanziale), assunto sia come figura individuale che come icona collettiva e orizzonte esistenziale socio-antropologico di una micro-società rurale, è colui che raggiunge l'obiettivo tanto agognato dai recenti tentativi di filiera corta e di sostenibilità delle economie ecologiche: la chiusura del ciclo impianto-produzione-vendita-consumo-nuova produzione.
Il contadino-pastore chiude il ciclo: coltiva, alleva animali che pascolano terreni consentendo anche colture selettive, producendo letame che serve per gli orti e per i pascoli stessi, producendo carne e latte per i cibi e i formaggi e, nel caso delle pecore, anche la lana che può essere tessuta e la cui lavorazione contribuisce a diversificare ancor più la già articolata, diremmo oggi, filiera corta eco-sostenibile, garantendo la possibilità di vestimenti, cuscini, materassi...
Tutto questo accade avvalendosi e al contempo contribuendo a tutelare e ad arricchire un paesaggio sociale e culturale che dice di una vera e propria ecologia profonda.

1 commento:

  1. Sono molto contenta che questa bella iniziativa è stata condivisa da tante persone entusiaste. Ora fate viaggiare e diffondete le tecniche imparate! Cari saluti, Susanna van Citters (Associazione HANDS-ON Learning English)

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