giovedì 26 luglio 2012

Protocollo d'intesa tra il comune di Sapri e Slow Food: Casale Il Sughero e il nuovo disciplinare

Il 25 luglio a Sapri ha cominciato a muovere i primi passi un progetto di collaborazione tra enti locali, piccoli produttori e attori sociali dell'agroalimentare per creare una intesa a largo raggio tesa a creare offerta gastronomica di qualità in Cilento.
Il primo accordo preliminare è stato siglato dal neo-sindaco di Sapri, l'arch. Del Medico e la Condotta del Golfo di Policastro di Slow Food, rappresentata per l'occasione dal noto gastronomo campano Enzo Crivella, da anni impegnato nel settore dell'agroalimentare e della gastronomia cilentana e non solo.
La cerimonia, tra il serio e il faceto, ha visto la stanza del Sindaco Del Medico protagonista di uno scambio di ruoli: il primo cittadino saprese veste lo chef cilentano della fascia tricolore mentre la sua scrivania in Comune anziché essere piena di carte era piena di prodotti agricoli appena raccolti dal contadino contemporaneo Amedeo Trezza nell'orto tradizionale del suo bio-agri-b&b di ospitalità rurale 'Casale Il Sughero' di Vibonati, eletto a prototipo per la redazione del protocollo d'intesa.


Il patto tra il Comune e la Slow Food prevederà la redazione di un disciplinare per i ristoratori del Golfo di Policastro per quanto riguarda l'accesso e l'approvvigionamento di materie prime dell'ortofrutta e della pesca regolato da una forte attenzione alle piccole produzioni locali, rivolgendosi più ai veri contadini, a chi fa agricoltura di sussistenza, che alla anonima distribuzione a carattere commerciale. Un modo per privilegiare le colture locali e la filiera corta tendendo al raggiungimento di due obiettivi: migliorare la qualità delle materie prime reperite e dare forza ai piccoli produttori locali. 
L'obiettivo è quello di creare dei veri e propri menu non più solo 'a chilometro zero' ma,seguendo la felice espressione coniata dal noto economista napoletano Pasquale Persico, a 'chilometro Parco', dove il segno dello 0 non è più un numero ma diventa addirittura il perimetro del Parco Nazionale del Cilento.
Dunque menu identitari e puliti, espressione completa - dalla produzione attraverso la trasformazione fino al consumo finale - di un territorio stupendo e ancora ricco di potenzialità
I primi passi saranno un censimento di tutti gli attori delle realtà contadine del basso Cilento e la ideazione di una brochure autofinanziata a carattere informativa dei ristoranti che aderiranno al disciplinare. Sia le attività di organizzazione che di promozione saranno curate da Slow Food - Golfo di Policastro.

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