domenica 29 luglio 2012

Viaggio nell'Italia dei beni comuni

Di recente pubblicazione il bel libro Viaggio nell'Italia dei beni comuni, edito dalla napoletana Marotta&Cafiero appena qualche giorno fa. Il testo è un esempio di produzione di cultura dal basso ed è un esperimento di co-produzione spontanea. Tempo fa l'amica giornalista Daniela Passeri, curatrice del volume, ci parlò di questo progetto e subito aderimmo diventando Casale Il Sughero uno dei 110 coproduttori che hanno reso possibile il concretizzarsi di questo progetto.
Di seguito una nostra breve ma serrata recensione:



Coproduzione dal basso: questo meccanismo rende evidente, agli occhi di un semiotico, il riposizionamento dei ruoli classici di ‘autore’ e ‘lettore’. Diciamo meglio. Mette a nudo la debolezza dell’autore, tutta la sua fragilità, la inconsistenza al giorno d’oggi del suo potere contrattuale, della sua scarsa autorevolezza presso il mondo drogato dell’editoria. Ma di quale autore stiamo parlando? Certo non delle figure autoriali create ad hoc dall’industria dell’editoria per fare soldi, così come accade nel mondo dell’arte e in genere nei contesti di attività umanistiche. L’autore ‘vero’, quello che nudo e crudo ha una idea, una istanza concettuale e artistica da proporre, spesso è indipendente e di certo non molto assimilabile alle logiche del consumo e del marketing e per questo fatica a trovare il suo spazio. Non ce la fa proprio. E’ umiliato, misconosciuto, denudato della sua autorialità creativa, della sua creatività autoriale. Ma quando si è autore per se stessi, si scrive per se stessi, non si è autore, non si pratica il linguaggio, essendo il linguaggio per eccellenza pratica condivisa. Essendo appunto – il linguaggio – bene comune.

giovedì 26 luglio 2012

Protocollo d'intesa tra il comune di Sapri e Slow Food: Casale Il Sughero e il nuovo disciplinare

Il 25 luglio a Sapri ha cominciato a muovere i primi passi un progetto di collaborazione tra enti locali, piccoli produttori e attori sociali dell'agroalimentare per creare una intesa a largo raggio tesa a creare offerta gastronomica di qualità in Cilento.
Il primo accordo preliminare è stato siglato dal neo-sindaco di Sapri, l'arch. Del Medico e la Condotta del Golfo di Policastro di Slow Food, rappresentata per l'occasione dal noto gastronomo campano Enzo Crivella, da anni impegnato nel settore dell'agroalimentare e della gastronomia cilentana e non solo.
La cerimonia, tra il serio e il faceto, ha visto la stanza del Sindaco Del Medico protagonista di uno scambio di ruoli: il primo cittadino saprese veste lo chef cilentano della fascia tricolore mentre la sua scrivania in Comune anziché essere piena di carte era piena di prodotti agricoli appena raccolti dal contadino contemporaneo Amedeo Trezza nell'orto tradizionale del suo bio-agri-b&b di ospitalità rurale 'Casale Il Sughero' di Vibonati, eletto a prototipo per la redazione del protocollo d'intesa.


Il patto tra il Comune e la Slow Food prevederà la redazione di un disciplinare per i ristoratori del Golfo di Policastro per quanto riguarda l'accesso e l'approvvigionamento di materie prime dell'ortofrutta e della pesca regolato da una forte attenzione alle piccole produzioni locali, rivolgendosi più ai veri contadini, a chi fa agricoltura di sussistenza, che alla anonima distribuzione a carattere commerciale. Un modo per privilegiare le colture locali e la filiera corta tendendo al raggiungimento di due obiettivi: migliorare la qualità delle materie prime reperite e dare forza ai piccoli produttori locali. 
L'obiettivo è quello di creare dei veri e propri menu non più solo 'a chilometro zero' ma,seguendo la felice espressione coniata dal noto economista napoletano Pasquale Persico, a 'chilometro Parco', dove il segno dello 0 non è più un numero ma diventa addirittura il perimetro del Parco Nazionale del Cilento.
Dunque menu identitari e puliti, espressione completa - dalla produzione attraverso la trasformazione fino al consumo finale - di un territorio stupendo e ancora ricco di potenzialità
I primi passi saranno un censimento di tutti gli attori delle realtà contadine del basso Cilento e la ideazione di una brochure autofinanziata a carattere informativa dei ristoranti che aderiranno al disciplinare. Sia le attività di organizzazione che di promozione saranno curate da Slow Food - Golfo di Policastro.

sabato 21 luglio 2012

Pisatura ri l'avena a Vibunati: cultura rurale in Cilento

Nell'ambito delle attività di ricerca etno-antropologica in Cilento a cura del Laboratorio di Casale Il Sughero della Città del Quarto Paesaggio, pubblichiamo in anteprima uno stralcio provvisorio dalle riprese fatte nei giorni scorsi presso gli amici contadini vibonatesi dei Carleo della Contrada San Paolo, il cui capostipite e memoria storica è Antonio Carleo, il quale nel video prima di lasciare spazio ai suoi animali ci introduce ad alcune delle attività tradizionali che per passione, insieme a sua moglie e alle famiglie dei suoi figli, ancora porta avanti nella speranza di vincere l'omologazione culturale della società moderna e di trasmettere ai nipoti i saperi antichi.



In questo video osserviamo la pisatura dell'avena (trebbiatura) con i buoi o le vacche, addestrate al lavoro dei campi come una volta. Gli animali, girando nell'aia con una grossa pietra attaccata al centro macinano l'avena separando la paglia dal seme. Segue la ventuliata a mano sull'aia con forche e pale al fine di separare con l'aiuto del vento la paglia leggera portata via dal vento dai chicchi che, più pesanti, ricadono invece a terra. Infine col  cernicchio (il setaccio) le donne, come al ritmo arcaico del tamburello, cernono l'avena ormai pronta per essere stipata e riposta per la prossima semina o per nutrire gli animali.

martedì 17 luglio 2012

Ciucciovie cilentane verso la Ciucciopolitana: l'asino e la resilienza

Il nostro ciuccio Austino, compagno di viaggi alla riscoperta del nostro Cilento, come si dice nel corso dell'intervista qui di seguito pubblicata sul nostro canale youtube, è 'autobus concettuale, portatore di idee ed emozioni, non di pesi', è vettore di biodiversità e di cultura rurale.
L'asino oggi noi lo interpretiamo come simbolo e testimone di resilienza, cioè della capacità degli abitanti di un territorio di resistere sapendo reinventarsi, ristrutturando i propri bisogni e riposizionandosi nei nuovi contesti sociali e culturali che vanno via via prefigurandosi.
Austino è docente di Semiotica del Paesaggio presso l'Ateneo Nomade Triangolare del Cilento. Nello scorso novembre il Rettore, il prof. Pasquale Persico, gli conferì l'incarico e da allora, mese dopo mese, il nuovo docente, coi suoi tempi lenti ma riflessivi e saggi, sta cominciando ad insegnare e a fare ricerca. Qui di seguito il video:


Le prossime lezioni si terranno dal 30 luglio al 2 agosto, qui da noi al Casale, a Morigerati e a Vibonati.
Chiunque volesse partecipare può iscriversi ai corsi contattandoci! Intanto su 105TV rete locale cilentana, ieri 16 luglio è andata in onda la prima puntata del TG estate che ci ha ospitato a parlare di ciucci e di prodotti e cucina locale, di cultura rurale.